La Foresta Boreale costituisce una delle zone più grandi del mondo ricoperta di densa e ininterrotta foresta. Un’immensa fascia di conifere che dalla Scandinavia, attraverso la Russia, raggiunge il Giappone copre tutta la larghezza del Canada fino al Pacifico e si estende lungo le catene montuose delle Montagne Rocciose in America e nelle Alpi del continente Europeo. Un’area di quasi 2000 milioni di ettari.
Le Foreste Boreali o Taiga, dominano le regioni fredde e nevose del pianeta ove non vi sia il permafrost che ne impedisce la vegetazione. Le conifere sono le gli alberi che meglio si adattano al clima del Nord, abeti rossi e bianchi, larici e pini. Destinati a vivere in un clima rigido gli alberi hanno le foglie a forma di aghi e ricoperte di una sostanza cerosa per ridurre la perdita d’acqua e la spessa corteccia protegge il tronco dal gelo. Le conifere sono eccezionali deflettori del vento e la parte interna della foresta rimane al riparo durante le violente bufere di neve e vento. Altri tipi di piante crescono dove un corso d’acqua o un acquitrino hanno dato origine a radure soleggiate.Qui troviamo salici, ontani e arbusti di lamponi selvatici fonte di cibo per molti abitanti delle foreste boreali.In queste radure crescono i pioppi tremuli e spesso la betulla bianca e pendula.
Nei tratti più settentrionali della taiga gli abeti e larici lasciano il posto alla betulla tortuosa, i cui rami contorti dal vento gelido sono più adatti a resistere alle basse temperature.
Nelle frequenti radure e zone umide della taiga si trovano paludi, stagni e torbiere. Le torbiere sono caratterizzate da abbondanza di acqua a bassa temperatura e sono diffuse soprattutto alle alte latitudini, poiché sono proprio il freddo e l’umido a favorirne la formazione. Qui si sviluppa una vegetazione prevalentemente erbacea tipica come muschi e graminacee.
IL SOTTOBOSCO
Il sottobosco delle foreste boreali risulta assai povero, a causa della poca luce che vi filtra e di un letto di aghi che impedisce la germinazione dei semi. Si presenta discontinuo e scarso. Le sole piante che riescono a vegetare sono le felci, muschi, licheni e ericacee. I funghi invece trovano un ambiente particolarmente adatto alla loro crescita grazie ai frammenti di aghi, rami e altro materiale morto caduto sul terreno oltre al polline che le conifere rilasciano in primavera.
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