Conosciamo un membro della giuria del concorso dedicato alle foreste boreali. Un fotografo alto atesino noto per la sua sensibilità e ricerca della perfezione, Georg Kantioler.
Trovo particolarmente attraenti le immagini “pulite” e tranquille. Di conseguenza lavoro con diaframma aperto e/o con lunghi tempi di scatto. Rifiuto per principio il ricorso alla luce artificiale in qualsiasi circostanza. È cresciuta in me via via la consapevolezza che per ottenere il massimo dei risultati nella fotografia è di vitale importanza saper mantenere la tranquillità e la capacità di immedesimarsi completamente nel motivo prescelto. Per ottenere foto di qualità non basta un semplice scatto; esse richiedono invece molta cura e anche preparazione psicologica, per ottenere lo stimolo necessario ed essere in grado di concentrarsi in pieno sul soggetto prescelto, per quanto semplice esso sia.
Il mondo in cui mi muovo è principalmente la mia terra, il Sudtirol/Alto Adige, e sono consapevole di riuscire a sfruttare solo una piccola parte delle mie potenzialità. Ho scelto di restare nella mia terra non tanto perché mi sento a casa mia. Sono consapevole anzi che gli ambienti e le regioni circostanti possono offrire spesso più di quanto ci si aspetti. Ma da nessuna parte, al di fuori dell’ambiente dove vivo, posso sfruttare in modo altrettanto ottimale luoghi, scenari e circostanze seguendo con tempismo le mutevoli condizioni che si presentano di volta in volta. È necessario comunque un continuo esercizio e impegno mentale per individuare, nell’ambiente che mi è più familiare, nuove prospettive e nuove idee.
Sono stato più volte premiato in concorsi internazionali di fotografia naturalistica come “Wildlife Photographer of the Year”, “Europäischer Naturfotograf des Jahres”, “Glanzlichter”, “Asferico”, “Oasis“. Mi è stato concesso, inoltre, l’onore di essere nominato membro della giuria per il concorso “Europäischer Naturfotograf des Jahres, Asferico e premio “Fritz Pölkingg”.
Bioartvisual:
Le tue fotografie sono caratterizzate da una composizione pulita ed armoniosa, come raggiungi questo risultato?
Georg:
Direi che sono un fotografo naturalista tranquillo e rilassato. Non sono appassionato della tecnica, ma della ricerca della perfezione. I soggetti preferiti sono i paesaggi e i particolari che si possono trovare dappertutto: dettagli e forme, piante ed insetti. Cerco di fare foto molto pulite ed armoniose e, se possibile, immagini non ancora viste. Credo che le mie fotografie rispecchino un po’ il mio modo di essere e la mia mentalità. Per cui vado a fotografare esclusivamente quando mi sento rilassato e con la mente libera.
Bioartvisual:
Farai parte della giuria del BioPhotoContest 2017. Questa non è la tua prima esperienza come giurato di un concorso. Ritieni che per un fotografo possa essere un’esperienza utile per migliorare il proprio lavoro fotografico e in quale modo?
… assolutamente si…
a) perché la giuria è composta da più fotografi ognuno con la propria competenza e le discussioni nella fase finale sono molto interessanti e costruttive.
b) facendo il giurato per altri concorsi ho avuto modo di capire quali sono le foto che possono riuscire a convincere la giuria e perché alcune immagini che spesso non piacciono sono invece interessanti.
Bioartvisual:
Il BioPhotocontest è un concorso naturalistico fuori dagli schemi. Il filo conduttore sono sempre i grandi Biomi della Terra ma ogni edizione vede un bioma differente. Che opinione hai di questo format? Pensi che possa contribuire a divulgare la conoscenza dell’ambiente anche verso i fotografi che si immergono nella natura ma che naturalisti non sono?
Georg:
Onestamente devo dire che non ho mai partecipato al BioPhotoContest e finora non mi ero mai posto questa domanda. Ora ripensandoci direi decisamente di “si”.
La prossima edizione del BioPhotoContest ha per tema le Foreste Boreali che si possono trovare anche nell’arco alpino sopra i 1500mt. Un ambiente che immagino conosci bene visto il posto dove vivi, le Alpi dell’Alto Adige. L’habitat delle foreste boreali offre sicuramente spunti molti interessanti per un fotografo naturalista, a quale particolarità o soggetto di questo ambiente sei particolarmente legato o attrae maggiormente la tua attenzione fotografica?
Georg:
Ho la fortuna di avere una piccola baita in alta quota a 1.900 mt e all’età di 21 anni mi sono comprato un piccolo bosco. Da questo si può capire il mio amore per i boschi e gli alberi. Amo i profumi che il bosco emana e la nebbia tra gli alberi, amo ascoltare il canto degli uccelli e mi piace fotografare funghi e muschi del sottobosco. Ma la cosa più bella che amo del bosco è la tranquillità che non trovo altrove. E più è tranquillo il posto nel quale sto fotografando, più sono calmo anch’io e meglio riesco a godere della natura.
Bioartvisual:
Sappiamo che consideri il tuo lavoro più importante il libro fotografico intitolato “Atelier Natur – Jahreszeiten in Sudtirol”. Hai altri progetti di questo tipo a breve?
Attualmente sto lavorando ad un nuovo libro. Ho l’onore di fare questo volume con altri 3 amici e fotografi molto bravi (Hugo e Johannes Wassermann e Manuel Plaickner). Johannes e Manuel si dedicano di più alla foto di animali, mentre con Hugo lavoro sulla ripresa dei paesaggi e dei dettagli. Il libro dovrebbe uscire in autunno 2017 e mostra le bellezze che la Natura delle nostre zone ci regala.
Grazie Georg.
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