Le praterie si possono trovare in tutto il mondo, dove le precipitazioni non sono così dense da permettere la nascita di fitte foreste ma sufficienti per impedire al deserto di formarsi. La steppa la cui parola di origine russa significa pianura secca è caratterizzata da un clima continentale con inverni molto rigidi ed estati calde. Le savane sono tipiche delle zone subtropicale e tropicali formatesi in presenza di particolari condizioni climatiche oppure a causa d’incendi stagionali. Questo tipo di ambiente si trova in molte zone di transizione tra la foresta pluviale e il deserto.
Le praterie o steppe hanno pochissimi o quasi per nulla alberi che possano impedire l’azione del vento che sono la causa di periodi di siccità. Ne consegue che alcune piante delle praterie sviluppino radici molto profonde alla ricerca di acqua e sostanze nutritive. Le graminacee, le leguminose e altre piante erbacee fioriscono dalla primavera all’autunno rendendo la prateria simile a un quadro. La prateria americana si colora di porpora scuro delle pulsatille al giallo della verga d’oro. Le steppe russe sono costellate dei fiori violacei dei giaggioli inframezzate da grandi distese ondeggianti di erbe. Durante il periodo secco non sono rari gli incendi, che donano nuova vita alla prateria. Dopo un incendio le piogge fanno penetrare nel terreno le sostanze minerali nutritive dei resti carbonizzati delle piante bruciate. Subito dopo vi è un’esplosione di sviluppo vegetale in tempi rapidissimi, soprattutto da parte delle leguminose. Nei prati di tutto il mondo si trovano inoltre numerosissime orchidee che hanno da sempre affascinato l’uomo fin dall’antichità per la bellezza dei loro fiori. Come la Orchis morio o la Anacamptis pyramidalis solo per citarne alcune.
In questo strato erbaceo trovano casa numerosi insetti raggiungendo un picco elevatissimo di specie presenti in estate. L’abbondante produzione di polline da parte di molte piante erbacee costituisce una delle maggiori fonti di nutrimento per moltissimi insetti. Oltre agli insetti che si nutrono di nettare troviamo anche insetti che si nutrono di varie parti della pianta come le cavallette e molteplici coleotteri, nonché insetti come gli afidi che possiedono un apparato boccale capace di nutrirsi dei succhi.
Il suolo è il luogo ideale per formiche e lombrichi che lo tengono areato come fossero arati favorendo l’assorbimento del terriccio nel terreno. Nel terriccio si trovano numerose specie di coleotteri spazzini che si nutrono di piante in putrefazione; ragni e termiti.
L’ambiente prativo è frequentato da numerose specie di farfalle. Dal Parnassius apollo che frequenta le praterie alpine, al ricercato Papilio hospiton presente in Sardegna nella steppa mediterranea.
Questa grande abbondanza d’insetti permette a numerose specie di uccelli di trovare cibo. Durante il periodo della riproduzione alcune specie, in particolar modo i tetraonidi, usano il prato come “arena” dove si esibiscono in magnifiche danze per attirare la compagna e delimitare il territorio. Anche uccelli rapaci sono assidui frequentatori del Bioma delle praterie e steppe come il capovaccaio, il grillaio e il lanario.
Fonti:
Guida del Naturalista di Gerald Durrell – Arnoldo Mondadori Editore.
Gli Habitat Italiani Quaderni habitat – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Muse Friulano di Storia Naturale. Comune di Udine